TRAPANI. «Il Tar Sicilia, con sentenza depositata lo scorso 22 luglio, ha imposto all'Usr Sicilia - Ambito Territoriale della provincia di Trapani di sdoppiare una 'classe pollaio' con 29 alunni di cui 2 disabili, riconoscendo quanto da noi sempresostenuto: l'eccessivo numero di alunni per classe, oltre a aggravare i rischi relativi alla sicurezza, incide negativamente sulla qualità della didattica pregiudicando la formazione degli alunni e, in particolar modo, non consentendo la piena integrazione dei disabili». Così in una nota i Cobas - Comitati di Base della Scuola.
«I genitori e gli studenti di un Istituto superiore di Castelvetrano - rappresentati dall'avvocato Mariachiara Garacci legale dei Cobas Scuola della Sicilia - hanno impugnato il decreto con cui il Provveditorato di Trapani costituiva una sola classe prima con 29 alunni dei quali 2 disabili - prosegue la nota -. La sentenza accoglie la tesi, da noi sostenuta e già condivisa dal Tar, che in casi del genere, il numero di alunni per ciascuna classe (iniziale, intermedia o finale) non può superare il tetto di venti unità, come previsto dall'articolo 5, comma 2, del Dpr 81/2009: 'Le classi iniziali delle scuole ed istituti di ogni ordine e grado, ivi comprese le sezioni di scuola dell'infanzia, che accolgono alunni con disabilita` sono costituite, di norma, con non piu` di 20 alunni ...'. Un limite che deve permanere anche nelle classi successive, infatti - continua la sentenza - 'una lettura improntata a parametri di logicità impone di ritenere che, in presenza di alunni disabili, il limite dei venti alunni previsto per le classi iniziali debba considerarsi valido per
tutte le classì. Siamo di fronte ad un'altra sentenza dagli effetti dirompenti, che rimette in discussione il modo in cui vengono formate le classi in presenza di alunni disabili e la logica del risparmio che attraversa la politica scolastica negli ultimi anni».
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