TRAPANI. In assemblea permanente gli agenti di polizia penitenziaria che prestano servizio alle carceri di San Giuliano. Al termine di ogni turno di servizio, gli operatori si riuniscono per affrontare la problematica relativa alla cronica carenza di personale e per «definire le azioni di protesta più incisive da portare avanti». Ad inasprire una situazione già tesa, la risposta del Provveditore che pur riconoscendo una carenza di uomini ha sottolineato «che il coefficiente ottenuto, calcolando il rapporto numerico detenuti-agenti è di 0,68, mentre, secondo le disposizioni dipartimentali, quello che sancisce lo stato di allerta è di 0,45». Ergo: gli agenti di polizia penitenziario non possono, tutto sommato, lamentarsi.
«L’analisi del Provveditore - rilevano le organizzazioni sindacali di categoria - non tiene conto dell’assoluta mancanza di figure intermedia quali i sovrintendenti (solo cinque) motivo per il quale numerosi assistenti capo svolgono le mansioni di capoposto e talvolta di di coordinatore, demandate ai sottufficiali».
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