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Accesso ai faraglioni di Scopello, in campo le associazioni

Il Prefetto di Trapani per mercoledì ha convocato una riunione col sindaco Nicolò Coppola e il soprintendente ai beni culturali Paola Misuraca

Tonnara di Scopello - Castellammare del Golfo. Fino a pochi anni fa non troppo conosciuta, si caratterizza per la maestosità dei faraglioni.

CASTELLAMMARE. È bastata l’ordinanza del dirigente del Comune di Castellammare del Golfo, Simone Cusumano per riaprire il sipario sulla questione dell’accesso al mare dentro la tonnara di Scopello. Non succedeva da alcuni anni. Il Prefetto di Trapani per mercoledì ha convocato una riunione col sindaco Nicolò Coppola e il soprintendente ai beni culturali Paola Misuraca.

Ma ora a chiedere conto e ragione c’è pure un cartello di associazioni - undici hanno firmato - e di due coordinamenti, “Salviamo monte Inici” e “Salviamo il Bonifato”. Sono quelle associazioni che nel 2007 raccolsero 5.000 firme nella petizione per rendere il libero accesso al mare. Le associazioni hanno chiesto al Prefetto di essere ascoltate.

Ma, intanto, la presa di posizione di Legambiente, per bocca del direttore Gianfranco Zanna, a difesa dei proprietari della tonnara, ha fatto scatenare la polemica proprio con le associazioni che ora chiedono di incontrare il Prefetto. «Che fine ha fatto Legambiente? - spiegano nel documento - ingloriosa se stiamo alle sue ultime posizioni favorevoli alla privatizzazione di siti naturali come la spiaggia di Budelli in Sardegna o sull’accesso al mare proprio a Scopello».

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