ALCAMO. "La aspetto da quattordici giorni", segnala qualcuno. Che cosa aspetta? L'acqua, ovviamente. L'acqua che ad Alcamo non arriva. Ai più fortunati, accade di riceverla dopo otto giorni di attesa. La crisi idrica è uno sgradito tormentone estivo.
Altro che problema risolto con il tanto decantato allacciamento a Montescuro. Portabagagli spalancati, intanto, al Bottino, il serbatoio d'acqua comunale ai piedi del Monte Bonifato, dove cospicue dotazioni di recipienti sono messe sotto i rubinetti, almeno quelli funzionanti e lontani dai rifiuti gettati accanto (inconveniente, anche questo che si ripete nonostante le ripetute segnalazioni) ed è un via vai continuo di gente che, con questo caldo di luglio, cerca di rifornirsi il più possibile del fresco, trasparente, prezioso liquido. Prezioso soprattutto per chi lo mette in vendita distribuendolo con le autobotti private, che in queste settimane sono impegnate in una vertiginosa attività che non accadeva di vedere da un po' di tempo. Provvedono loro a riempire i serbatoi delle case, dei condomini, anche quelli di riserva ormai svuotati. Non soltanto in città ma pure ad Alcamo Marina.
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