ERICE. Ucciso a colpi di fucile da un bracconiere. Inutile la disperata corsa dal veterinario nel tentativo di strapparlo alla morte. “Fido” non ce l’ha fatta. Aveva sette anni ed era un cane docile e giocherellone. Viveva sulla strada. Tutti lo conoscevano e nessuno gli negava una carezza. Microchippato dal Comune di Erice, veniva accudito dai volontari della sezione trapanese della Lega nazionale per la difesa del cane.
Ed è stato proprio un volontario a trovarlo in fin di vita, riverso in una pozza di sangue. Trasportato d’urgenza in un ambulatorio veterinario, poco dopo la bestiola è deceduta. Prima di sparargli con un fucile da caccia, il suo aguzzino gli ha spezzato una zampa.
“I pallini – si legge in una nota diramata, ieri mattina, dall’associazione animalista – gli hanno martoriato il corpo, danneggiando irrimediabilmente diversi organi interni. Le radiografie hanno anche riscontrato la frattura di una zampa”. Insomma, seviziato e poi freddato a fucilate. La fiducia che il cane riponeva negli esseri umani l’ha pagata a caro prezzo.
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