MAZARA. È in corso il Ramadan. Terminerà sabato 18 luglio 2015. Anche i musulmani di Mazara si sono preparati alla preghiera collettiva. Per loro, islamici, è il periodo più sacro dell´anno, il mese del digiuno dall´alba al tramonto, ma anche del divieto di bere, fumare e avere rapporti sessuali (anche con i legittimi consorti). Entreranno in quella piccola stanza di preghiera, che si trova all'interno della kasbah, (definirla moschea è una esagerazione), per pregare cinque volte al giorno, più una per la preghiera prescritta per l´occasione, anche i non praticanti, i credenti tiepidi, e, in omaggio alla propria comunità, perfino i non credenti.
Il mese delle buone azioni, dell´autocontrollo, della «jihad» contro le proprie deviazioni personali, che, secondo il Corano, è l´unica vera «guerra santa» consentita, dedicato al sacrificio ma anche alla festa e in cui alle lunghe ore di privazioni del giorno seguono dal tramonto in poi veri banchetti di famiglia. Lavorare nonostante il Ramadan? A Mazara si può.
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