MARSALA. Dichiarata decaduta e revocata con effetto immediato l'aggiudicazione alla cooperativa sociale «Airone» della gestione di Villa Genna, l'ex tenuta gentilizia che si affaccia sullo Stagnone, acquistata dal Comune negli anni '80 dalla Curia vescovile di Mazara del Vallo per oltre 800 milioni delle vecchie lire. La decisione è stata adottata, da una seconda determina, con la quale il dirigente del settore Servizi pubblici locali, Francesco Patti, dello scorso 19 maggio, dopo che analoga iniziativa era stata presa nel marzo scorso ed erano stati dati 60 giorni di tempo alla Cooperativa per le controdeduzioni al provvedimento. Il provvedimento è stato adottato per tutta una serie di presunte inadempienze da parte della cooperativa che a due anni dall'aggiudicazione (il 28 marzo del 2013), nonostante le ripetute sollecitazioni in tal senso da parte del Comune, non avrebbe ancora provveduto a trasmettere i documenti per la stipula del contratto e ad avviare alcuna delle proposte progettuali che erano previste nel capitolato speciale d'appalto. Secondo le contestazioni mosse dal Comune, alla base dell'annullamento dell'aggiudicazione e della revoca della consegna degli immobili, il fatto che la cooperativa non avrebbe rispettato una serie di adempimenti tra cui la custodia della struttura, la sua manutenzione, la realizzazione della principale idea progettuale che era quella della creazione di un'area da destinare a Camper e Caravan con il superamento dei vincoli paesaggistici imposti dalla legge Galasso relativa alla distanza di 150 metri dalla battigia della laguna naturale protetta dello Stagnone. Lo scarso stato di manutenzione della struttura e della sua mancata custodia sarebbero state accertate, per altro, durante uno specifico sopralluogo effettuato dagli ispettori della Polizia municipale presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Marsala.