CASTELVETRANO. A distanza di due anni un altro furto di cavi di rame ha messo in ginocchio le pompe di sollevamento delle acque reflue in contrada Belvedere. Il furto sarebbe avvenuto nella notte tra venerdì e sabato.
I ladri hanno forzato il cancelletto dell’area della stazione di pompaggio, hanno poi disattivato l’alimentazione elettrica e tranciato i cavi delle due pompe non permettendone il funzionamento. Il vento di scirocco ha fatto il resto, nel senso che l’area di stazionamento si è invasa di liquido che si è sversato sul terreno accanto incolto, provocando miasmi, che il vento ha portato subito alle vicine abitazioni. C’è infatti a poche decine di metri un complesso residenziale, ”costretto“ geograficamente a convivere con queste vasche di accumulo, che portano poi i reflui nella depuratore comunale di via Errante Vecchia. I danni ammonterebbero a circa due mila euro compreso il quantitativo di rame che il Comune dovrà acquistare. Francesco Mandina, che si occupa per il Comune del controllo settimanale di tutte le stazioni di sollevamento, è stato il primo ad arrivare: «Adesso bisognerà fare intervenire l’autospurgo, bisogna riattivare il quadro elettrico e bonificare l’area a causa dello sversamento nei vicini terreni».
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