MARSALA. Truffa in concorso in danno del Comune è il reato contestato a due vigili urbani di Marsala per i quali la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio. Sono l'ispettore Salvatore Cialona, di 61 anni, e il vigile Giacomo Sciacca, di 64. La prima udienza preliminare, davanti al gup Vito Marcello Saladino, si terrà l'8 luglio prossimo. Secondo l'accusa, i due vigili avrebbero ingigantito i danni fisici subiti in un incidente stradale per godere di diversi giorni di malattia, con conseguente assenza (retribuita) dal servizio. Il fatto contestato risale al 31 ottobre 2014, quando in via Carlo Cattano, nei pressi del Tribunale di Marsala, l'auto di servizio dei due vigili, una Fiat Punto, fu tamponata da un Fiat Doblò carico di uova. Per l'accusa, però, l'impatto fu «lieve», tanto che i mezzi non riportarono danni apprezzabili e neppure uno delle migliaia di uova trasportate sul Doblò si ruppe. Eppure, subito dopo, i due vigili richiesero l'intervento di due auto della polizia municipale e di una gazzella dei Carabinieri. Poi, Cialona e Sciacca tornarono a sedersi in auto, lamentando dolori al collo e chiedendo l'intervento di due autoambulanze del «118». Quindi, sia ai medici del Pronto soccorso, che poi a quelli dell'Inail, dissero di aver subito il classico «colpo di frusta». Una sintomatologia, però, evidenzia l'accusa, «non riscontrata da esami strumentali». E neppure la successiva consulenza medico-legale ha riscontrato i sintomi riferiti dai due vigili. Secondo l'accusa, i medici del Pronto soccorso e dell'Inail furono indotti in errore, concedendo 17 giorni di malattia al Cialona e 45 allo Sciacca. Dall'indagine, condotta dalla sezione di pg della Guardia di finanza della Procura di Marsala e coordinata dal procuratore Alberto Di Pisa, è inoltre emerso che la patente del vigile (Cialona) alla guida dell'auto di servizio al momento del tamponamento era scaduta dal 24 gennaio 2013.