MARSALA. Paga la concessione affinché la tomba del nonno non venga estumulata, ma arriva in cimitero e non la trova più. È la singolare vicenda accaduta pochi giorni fa a Giuseppe Di Girolamo.
«Nel mese di febbraio – spiega – mi sono recato al cimitero comunale di Marsala per la stipula del nuovo contratto, tendente a non far spostare la salma del mio caro nonno Giuseppe Di Girolamo, morto 99 anni fa. Un addetto mi faceva accompagnare da due dipendenti con la macchina elettrica sul luogo della tomba per segnare con la vernice rossa un “No” che a loro dire avrebbe garantito che quella salma non sarebbe stata toccata.Tornato in ufficio, l’addetto mi invitò a ritornare successivamente per la stipula del contratto, lasciando un mio recapito cosa che il sottoscritto fece il 23 marzo, non prima di fare visita al nonno, trovando tutto a posto. Il 24 maggio, recatomi al cimitero per la solita visita al nonno e per il ritiro del contratto, venni invitato dall’addetto a fare un sopralluogo presso la via San Giovanni, ove riposavano le spoglie del nonno. Strada facendo mi veniva sussurrato che era successo qualcosa di irreparabile. La salma del nonno era stata smantellata e le spoglie portate nell’ossaio dello stesso cimitero. Senza il mio consenso e nessun segno di riconoscimento, né tantomeno la possibilità di deporre un fiore. Il tutto, con grande disappunto, disgusto, sdegno... rimanendo totalmente scioccato».
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