MARSALA. Truffa aggravata è il reato ipotizzato nell'avviso conclusione indagini preliminari, atto che solitamente prelude alla richiesta di rinvio a giudizio, notificato dalla Procura di Marsala a Pietro Foderà, 33 anni, amministratore della «Sicilfert», un'azienda di Marsala che produce concimi con i rifiuti organici conferiti da diversi Comuni dell'Ato Tp1 (Alcamo, San Vito Lo Capo, Favignana, Buseto, Calatafimi, Castellammare del Golfo e Marsala).
Secondo l'accusa, la Sicilfert avrebbe barato sul peso dei rifiuti conferiti dai mezzi dell'Aimeri Ambiente, l'impresa cui l'Ato Tp1 ha appaltato il servizio di raccolta dei rifiuti. L'indagine è stata svolta dai vigili urbani di Marsala. A farla scattare, nel febbraio 2014, è stato un esposto anonimo. Dall'inchiesta è emerso che le bilance non erano truccate, ma il peso dei rifiuti conferiti veniva, in diversi casi, aumentato sottraendo al peso lordo la tara di un mezzo meno pesante rispetto a quello che li aveva trasportati. L'azienda, che viene pagata dai Comuni in base al peso dei rifiuti smaltiti, avrebbe quindi incassato cifre superiori a quelle realmente spettanti.
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