ERICE. È crollata un’ampia parte di un muro in cemento armato, poggiato su grossi massi di pietra, che era stato costruito delimitazione della scarpata di ”Cala Giunione" nella frazione di Pizzolungo-Piana d'Anchise del Comune di Erice. Il crollo ha determinato una situazione di pericolo, verificata in occasione di un apposito sopralluogo, da rappresentanti del Comune di Erice (l'assessore Angelo Catalano), della Protezione civile di Trapani (Maria Giacoma Di Girolamo e Pasquale Amodeo) e di Erice (Giuseppe Tilotta), della Polizia municipale della Vetta (Pietro Ingardia), della Capitaneria di Porto (Francesca Godino e Luigi Negro), della Soprintendenza ai Beni culturali ed ambientali di Trapani (Roberto Monticciolo), del Demanio marittimo (Nicolò Domenico Eboli) e del Comitato di Quartiere della frazione balneare (Vincenzo Di Marco). "Conclamata la pericolosità per la pubblica incolumità", il sindaco Giacomo Tranchida ha disposto, quindi, l'effettuazione dei necessari interventi, ma presentando poi il conto delle spese al "competente Demanio regionale".