ALCAMO. "Assicuro che la volontà di mantenere l'ufficio del giudice di pace ad Alcamo è stata sempre fortissima e determinata da parte mia e dell'amministrazione tutta. Da parte della dirigenza comunale non saprei". Con questi termini, il sindaco Sebastiano Bonventre risponde alla lettera firmata da una cinquantina di avvocati che chiedono di conoscere le "iniziative compiute e la tempistica al fine di remunerare e/o comunque compensare il personale comunale impiegato nell'ufficio del giudice di pace per tutte le ore di servizio già espletate e di quelle che dovrà ancora espletare per garantire il corretto funzionamento dell'ufficio e così superare la situazione di disagio chiaramente manifestata dal personale dell'ufficio". Inoltre, i cinquanta avvocati chiedono che l'ufficio sia dotato "di una linea telefonica autonoma che consenta a tutti, utenti e avvocati, di contattare l'ufficio". Chiedono di accelerare i tempi "per la realizzazione di tutti i lavori edili dei locali destinati ad archivio, in considerazione dell'imminente ispezione ministeriale che a far data dal 5 maggio interesserà l'ufficio".