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Truffa nelle vendite auto, chiesti quattro anni a Marsala

Pugno duro del magistrato sugli ex gestori della concessionaria «Autoelite». Assoluzione, per insufficienza di prove, per Pietro Giuseppe Centonze

MARSALA. Il pubblico ministero Antonella Trainito ha avanzato tre richieste di condanna per altrettanti imputati del processo a carico di dodici persone accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere, truffa nella compravendita di auto e falso. Innanzi al Tribunale collegiale presieduto dal giudice Sergio Gulotta (a latere Iole Moricca e Tommaso Pierini) il pm ha invocato una condanna a quattro anni di reclusione per Giovanni e Giorgio Arena, ex gestori della concessionaria «Autoelite», ai quali si contesta il reato di associazione per delinquere, una condanna a due anni è stata chiesta per la madre degli Arena, Elena Ventura, accusata dello stesso reato.

Il pm ha chiesto l’assoluzione, per insufficienza di prove, per Pietro Giuseppe Centonze, al quale veniva contato il medesimo reato. Per i restanti imputati il pm ha chiesto l’assoluzione «nonostante la sussistenza dei reati contestati», ha precisato Trainito, perché, trattandosi di fatti risalenti al 2006, è intervenuta la prescrizione. Il pubblico ministero ha depositato anche una memoria. Alle richieste di condanna si sono associati gli avvocati di parte civile che assistono sei delle persone offese.

 

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