CAMPOBELLO DI MAZARA. La matassa dei rifiuti per gli undici paesi dell’Ato Tp2 è più ingarbugliata di quanto si pensi. L’immondizia abbonda nelle strade, alcuni sindaci hanno scelto la via del “fare da soli” (tramite ordinanze ex art. 191), altri, invece, confidano nell’operato del commissario Sonia Alfano. Sotto si consuma uno scontro tra i soci con più azioni (Mazara del Vallo e Castelvetrano), la stessa Alfano e il commissario liquidatore Nicola Lisma, legato da amicizia e dalla politica con il sindaco di Mazara Nicola Cristaldi.
Martedì sera, per la prima volta da quando ricopre l’incarico di commissario, Sonia Alfano è intervenuta in un consiglio comunale, quello di Campobello di Mazara, spiegando le ragioni dell’attuale situazione. La questione cardine di questa emergenza è quella degli impianti. La discarica di contrada Campana-Misiddi a Campobello è satura ed è stata chiusa e ora anche in quella di contrada Borranea a Trapani sono stati sbarrati i cancelli. Soluzione? Andare alla discarica privata di Siculiana, di proprietà della famiglia Catanzaro, con un aggravio di costi e la difficoltà legata ai mezzi obsoleti della “Belice Ambiente Spa” in liquidazione. La Alfano ha evidenziato come sia necessario riaprire la discarica di Campobello.
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