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Tonnara di Scopello, Legambiente: "No all'esproprio"

SCOPELLO.Dopo avere saputo dell progetto della Giunta comunale di Castellammare del Golfo, approvato lo scorso 30 dicembre 2014, di avviare un procedimento di esproprio per alcune parti del Complesso Monumentale della Tonnara di Scopello, Legambiente Sicilia chiede alla Soprintendenza ai Beni culturali di Trapani  e all’Assessore regionali ai Beni culturali, di essere ascoltata urgentemente in audizione per spiegare le ragioni della ferma e netta contrarietà a questa ipotesi, evidenziando i danni e i pericoli che il sito, tutelato con decreto dell’Assessorato regionale dei Beni culturali sin dal 1984, correrebbe qualora l’Amministrazione comunale dovesse raggiungere il suo lesivo e dannoso obiettivo.

“Oltre alle procedure illegittime – dichiara Gianfranco Zanna, direttore regionale di Legambiente Sicilia -, seguite dall’Amministrazione comunale di Castellamare del Golfo nell’avviare il procedimento d’esproprio, in assenza di conformità urbanistica, senza l’indispensabili autorizzazioni da parte dell’Ente che tutela il bene, nonché del necessario nulla osta in quanto l’area fa parte di una zona SIC/ZPS -, rileviamo e rimarchiamo fortemente che una smisurata e irregolare fruizione dell’area vincolata causerebbe un gravissimo danno alle strutture nel suo complesso e un deterioramento del patrimonio culturale e paesaggistico che nel suo unicum la Tonnara di Scopello rappresenta.

La propagandistica e strumentale azione - continua Zanna - avviata dall’Amministrazione comunale di Castellamare del Golfo, presentata per rendere fruibile e accessibile a tutti una parte della costa trapanese, non vuole tenere scelleratamente in considerazione il valore e l’importanza del bene culturale, ambientale, etno-antropologico, monumentale e paesaggistico che la Tonnara di Scopello rappresenta. Si tratta, infatti, di un esempio – conclude - più che rarissimo, possiamo dire unico, in Sicilia di testimonianza integra di quello che erano una volta le tonnare nella nostra isola e dove è ancora possibile “leggere” i connotati, le linee, le strutture e le architetture di un tempo”.

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