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Accolto il ricorso, il comune di Trapani incasserà quasi un milione di euro

La Corte di appello di Palermo ha condannato il Comune di Erice a pagare

TRAPANI. La Corte di appello di Palermo, sezione prima civile, ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Trapani, attraverso l'avvocato Francesco Paolo Di Trapani, dell'avvocatura Comunale, condannando il Comune di Erice a risarcire all'Amministrazione del capoluogo la somma di 986 mila e 984 euro, oltre interessi legali da calcolare,a titolo di remunerazione dell'attività di conferimento rifiuti dal 1992 al 2001 nell'impianto di riciclaggio e compostaggio di contrada Belvedere e nella discarica controllata di contrada Cuddia Montagnola della Borranea. Tra il Comune di Trapani e il comune ericino era stata stipulata un’apposita convenzione. In primo grado il Tribunale di Trapani aveva rigettato la domanda di pagamento formulata dal Comune, asserendo l'impossibilità giuridica dello stesso di adeguare unilateralmente le tariffe di conferimento di rifiuti, come originariamente individuate in apposita convenzione stipulata tra gli Enti nel 1989. Contro tale sentenza del Tribunale, il Comune di Trapani proponeva appello innanzi alla Corte di Appello di Palermo, la quale, riconoscendo nel Comune di Trapani la qualità di gestore capofila del servizio di smaltimento rifiuti del comprensorio, (di cui faceva parte il Comune di Erice), e ravvisando l'obbligatorietà ex lege del servizio reso, in totale riforma della sentenza di primo grado, ha condannato il Comune di Erice a pagare quanto preteso dall' Amministrazione del capoluogo.

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