MARSALA. Ci sono voluti 16 anni ma finalmente Marsala ha il suo nuovo "Piano comunale di Protezione Civile". E' stato approvato all'unanimità nella seduta consiliare di martedì sera, la penultima seduta del Consiglio comunale che da oggi, come previsto dalla normativa vigente, cessa di funzionare e potrà riunirsi soltanto per l'esame di atti deliberativi "straordinari ed urgenti". Il Piano è stato approvato dopo un ampio dibattito che ha seguito le relazioni del dirigente del settore Servizi Pubblici Locali, Francesco Patti, e del progettista incaricato della redazione, Nicola Sciacca,sull'analisi del territorio e sulle cosiddette "vulnerabilità" di natura sismica, idrica e geologica. A votare il nuovo Piano di Protezione Civile, a cui è legato, almeno si spera, la futura sicurezza simica ed idrogeologica del territorio comunale, sono stati in 18: Vincenzo Sturiano, Daniela Cudia, Oreste Alagna, Giuseppe Carnese, Michele Gandolfo, Giuseppe Milazzo, Francesca Angileri, Salvatore Di Girolamo, Ginetta Ingrassia, Antonio Augugliaro, Mario Rodriquez, Enzo Russo,Eleonora Milazzo,Michele Accardi,Vanessa Titone, Arturo Galfano e Vito Rallo. L'attenzione primaria del Piano, di cui è responsabile il dirigente Francesco Patti, sarà quella di attenzionare il territorio sotto il profilo idrogeologico.Già da alcuni decenni segnali di dissesto (la frana di Timpone dell'Oro, quella di Amabilina, quelle di via Tunisi e nell'area di via Dante Alighieri, ex Circonvallazione) si sono mostrati in tutta la loro drammatica portata facendo anche temere per la vita di quanti vi sono stati coinvolti (vedi la frana del 20 dicembre del 2013 tra Amabilina e la via Salemi).
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