MARSALA. Passata al setaccio dagli uomini della Capitaneria di porto di Marsala tutta la filiera della pesca, e il settore diportistico: scattano multe per circa 35mila euro, inoltre è stato sequestrato e distrutto del pesce posto in vendita già scaduto. Si tratta di un’operazione avviata già nel periodo immediatamente antecedente alle festività pasquali e proseguita fino ad aprile, che era stata programmata e posta in essere da parte dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Marsala diretto dal Comandante del Porto lilybetano il Tenente di Vascello Raffaele Giardina, per la verifica dei comparti della pesca, del diporto e del demanio marittimo. «I controlli – spiega Giardina –, svolti nell’ambito di una più complessa operazione di polizia marittima e della filiera ittica voluta a livello nazionale da parte del Comando generale del corpo delle Capitanerie di Porto, hanno coinvolto tutti i comparti attraverso l’impiego dei militari appartenenti al Circomare che si sono adoperati per verificare tutta la filiera della pesca, dallo sbarco del pescato alla cessione del prodotto ittico fino alla sua commercializzazione nei centri di stoccaggio e vendita al dettaglio».
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