MAZARA. Torna in carcere il boss di Mazara del Vallo, vito mangiaracina, raggiunto da un ordine di esecuzione di espiazione pena detentiva, emesso dalla Procura generale presso la Corte d'Appello di Palermo. Il provvedimento è stato eseguito dai carabinieri, che si sono recati presso la residenza sanitaria assistenziale dove il boss mafioso si trovava in detenzione domiciliare dall'aprile del 2008. In quel tempo, infatti, venne tratto in arresto e ristretto dapprima presso la casa circondariale di Bari e successivamente condotto in una struttura sanitaria per via delle sue condizioni di salute. Ma adesso il quadro clinico è stato giudicato pienamente compatibile con la detenzione in carcere. Mangiaracina è stato condannato dalla Corte d'Appello di Palermo alla pena dell'ergastolo, in concorso con diversi esponenti mafiosi, per la morte di Vincenzo D'Amico e Francesco Craparotta: il primo soffocato con una corda ed il secondo assassinato con un colpo di pistola alla fronte, a Mazara del Vallo, l'11 gennaio 1992. A carico dell'ergastolano risulta, inoltre, una condanna a sei anni di reclusione per aver fatto parte, insieme ad altre 67 persone, dell'associazione mafiosa Cosa nostra per commettere reati contro la vita, l'incolumità individuale, la libertà personale, il patrimonio nonchè il contrabbando di tabacco lavorato estero, traffico di armi e di valuta, traffico di stupefacenti, avvalendosi della forza intimidatrice del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà.