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Lampioni spenti a Mazara del Vallo: il Comune vuole ripararli ma non può

Al centro della contesa vi sono gli impianti di pubblica illuminazione del Porto Nuovo, del Piazzale Giovan Battista Quinci e della banchina Ducezio, da mesi ormai spenti. Il comune si offre di ripararli a proprie spese. «Impossibile», ribattono da Palermo

MAZARA DEL VALLO. «Il sonno della Regione genera... buio». Parafrasando il titolo dell'acquaforte del pittore spagnolo Francisco Goya è quanto sta accadendo a Mazara del Vallo. È polemica tra il sindaco Nicola Cristaldi e l'amministrazione regionale. Al centro della contesa vi sono gli impianti di pubblica illuminazione del Porto Nuovo, del Piazzale Giovan Battista Quinci e della banchina Ducezio, da mesi ormai spenti. Il comune si offre di ripararli a proprie spese. «Impossibile», ribattono da Palermo. «Ci è stato comunicato - dice Cristaldi - che questi impianti costituendo patrimonio Regionale, non possono essere ceduti a terzi. Ciò che è ancora più paradossale e che rende la vicenda tragicomica è che non solo la Regione ci impedisce di provvedere noi alla riparazione,
ma ci preannuncia che neanche loro possono farlo in quanto 'per il corrente esercizio finanziario 2015, il capitolo di spesa del
Bilancio' non dispone di dotazione finanziaria sufficiente a gestire la manutenzione dei porti di tutta la Regione».

«Insomma come dicono dalle nostre parti né fanno, né lasciano fare», osserva l'assessore comunale allo Sviluppo Economico Vito Vassallo. «Quello della pubblica illuminazione dei porti e delle banchine - osserva Cristaldi - è un'ulteriore prova dell'incapacità del governo regionale di garantire i servizi minimi di sicurezza in uno dei porti più importanti della Sicilia, certamente il porto peschereccio più importante d'Italia. Trovo assurdo che la Regione, non solo ci neghi la possibilità di intervenire a nostre spese, ma al tempo stesso ci comunichi di non poter provvedere per mancanza di fondi».

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