VITA. Beni per un milione e centomila euro sono stati sequestrati dalla guardia di finanza di Trapani all’imprenditore Rosario Leo Tommaso, di Vita, condannato, due anni fa, per associazione mafiosa, dal giudice per le udienze preliminari di Palermo, in quanto ritenuto di far parte del mandamento di Alcamo, “storicamente composto dalle famiglie di Alcamo, Castellammare del Golfo, Calatafimi e Vita. Il provvedimento è stato eseguito su disposizione della Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Trapani, presieduto dal giudice Piero Grillo. La misura ha riguardato un intera azienda agricola, compresi beni mobili ed immobili, nonché tutti i rapporti bancari, postali ed assicurativi, intestati o riconducibili anche ai familiari conviventi di Leo. La proposta è stata avanzata dalla Procura distrettuale antimafia di Palermo, a conclusioni di indagini portate avanti dal Nucleo di polizia tributaria delle Fiamme gialle di Trapani; indagini che avrebbero evidenziato, per gli inquirenti, “una sperequazione tra le disponibilità reddituali e gli acquisti complessivamente operati da Rosario Leo negli anni che vanno dal 2007 al 2013”. Leggi la versione integrale e le altre notizie in edicola o sul giornale digitale CLICCA QUI