MARSALA. La condanna a 4 anni e 4 mesi di carcere è stata chiesta dalla Procura di Marsala per l'avvocato Corrado Di Girolamo, 60 anni, imputato di concussione per aver chiesto, secondo l'accusa, una ingente somma a titolo di spese agli aggiudicatari di beni messi all'asta dal Tribunale e alla cui vendita il legale era stato delegato dal giudice dell'esecuzione. Di Girolamo è processato con rito abbreviato davanti al gup Annalisa Amato. L'indagine, scaturita dalla denuncia di chi si era aggiudicato gli immobili messi all'asta (i due figli degli ex proprietari dei beni) è stata condotta dalla sezione di pg della Guardia di finanza della Procura e coordinata dal pm Giulia D'Alessandro. I beni immobili sono stati venduti all'asta per circa 24 mila euro, ma per 'spese' della procedura il legale avrebbe chiesto agli aggiudicatari prima 17 mila euro, poi 15 mila e infine, pare dopo aver saputo di essere stato denunciato, 7 mila euro. Già nel 2000, la Procura di Marsala aveva aperto un fascicolo, sempre per concussione, nei confronti dell?avvocato Corrado Di Girolamo, in quanto accusato dall?imprenditore marsalese Ignazio Buffa, che alle Fiamme Gialle dichiarò che per acquistare un complesso immobiliare avrebbe dovuto consegnare al commissario liquidatore della società proprietaria di quell?immobile, l'avvocato Di Girolamo, una consistente somma: 50 milioni di lire. Poi, però, Buffa ritrattò le accuse mosse al legale, subendo quindi una condanna a 10 mesi di reclusione per calunnia.