TRAPANI. Fino agli anni ’90 quando è stato sostituito dalla foto che accomuna nel perenne ricordo Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, era l’ingrandimento di una vignetta di Giorgio Forattini a fare bella mostra di sè in ogni ufficio di Polizia ed in ogni caserma di Carabinieri e Finanza. Raffigurava «Erasmo da Trapani», un omino con fascia tricolore, pantaloni abbassati e tanto di lupara in parti dove solitamente non batte il sole che declamava: «La mafia non esiste». Invano Erasmo Garuccio quattro volte sindaco in quota alla Democrazia cristiana, componente morotea (15 maggio 1982-12 dicembre 1982 Dc-Pri; 13 dicembre 1982-9 dicembre 1984 Dc-Pri-Pli; 10 dicembre 1984-20 luglio 1985 Dc-Pri-Pli; 21 luglio 1985-7 novembre 1986 Dc-Psi-Pri in tempi in cui il «primo cittadino» veniva eletto dal consiglio comunale) si sforzava di spiegare agli inviati dei giornali di tutta Italia che intendeva dire che la strage di Pizzolungo e l’omicidio del pm Ciaccio Montalto non erano avvenuti nel perimetro comunale o comunque che, all’epoca, non vi fosse prova che esecutori e mandanti fossero trapanesi. «Trapani non è la città della mafia» andava ripetendo affermando che quella sì che era una dichiarazione fatta con coraggio, salvo alla fine ammettere che «stando a quello che dicono i giudici, forse ci sono delle infiltrazioni». Erasmo Garuccio si è spento all’età di 79 anni. Leggi la versione integrale e le altre notizie in edicola o sul giornale digitale CLICCA QUI