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Marsala, canali al collasso: emergenza «Sossio»

Tra le zone critiche Torrelunga Puleo, Pispisia, la via Disa-Mola Baiata, ma anche quelle circostanti il fiume. Terreni agricoli invasi dall’acqua

MARSALA. Ancora straripamenti nei terreni delle campagne marsalesi: i canali di scolo sono al collasso, tra le zone critiche Torre Lunga Puleo, Pispisia e la via Disa-Mola-Baiata. Una cosa è certa: Marsala non è in grado di sopportare un mese di pioggia no-stop. Le strade sono costellate di buche e davvero non si contano le auto danneggiate: ruote squarciate, motori spaccati, cerchioni deformati. Gli incidenti si sono verificati sia in centro che in periferia. Sono davvero immerse nell’acqua molte abitazioni della zona compresa tra la statale 115 e la provinciale 21, nella periferia nord. Tuttavia le zone che destano maggiore attenzione sono quelle circostanti il fiume Sossio. Momenti di criticità, in seguito agli ultimi temporali, sono stati registrati nella parte alta del fiume, tra le contrade Ciavolo e Digerbato. Qui, nella serata di martedì, alcuni passanti hanno anche effettuato dei video, poi pubblicati su facebook, in cui si vede la furia dell’acqua che ha invaso i terreni agricoli. La situazione è costantemente monitorata dalla Protezione civile comunale diretta dal dirigente Francesco Patti.

Allagamenti sono stati registrati nella vecchia strada della via Favara (sottopassaggio) dove l’acqua e il fango hanno invaso la sede stradale, ma anche in un tratto della via Mola-Baiata che, nel tratto alto (non interessato dagli allagamenti) sfocia sulla via Salemi – statale 188. Per due giorni di seguito qui sono stati segnalati smottamenti e caduta di massi dal muro di contenimento. In ogni caso le autorità sono intervenute sul posto. Altrettanto critica la situazione di Torre Lunga Puleo, nei pressi di un impianto vinicolo privato. Qui, l’antistante uliveto è letteralmente immerso nell’acqua che ha coperto anche la strada adiacente. Il livello è di venti centimetri sulla sede stradale, di cinquanta nei campi con gli alberi di ulivi. Lo stesso livello di acqua nelle scorse ore è stato rilevato nei pressi del passaggio a livello prospiciente lo Stagnone (tra la storica gelateria e la chieda della Madonna Addolorata). Qui i circostanti canneti sono stati trasformati in “acquari”.

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