TRAPANI. La Procura di Trapani ha firmato quattro informazioni di garanzia per altrettanti sanitari, indagati per omicidio colposo per la morte di Daniel Cesanello, il bimbo di 23 mesi deceduto nel reparto di Pediatria dell'ospedale "Sant'Antonio Abate", nella notte tra venerdì e sabato, per una sospetta meningite fulminante. Nella mattinata di venerdì il piccolo, che aveva la febbre a 40, era stato visitato dai medici del pronto soccorso e dimesso dopo la somministrazione di una dose di tachipirina. Nelle prossime ore sarà eseguita l'autopsia. Le informazioni di garanzia, puntualizzano dalla Procura, allo stato è un "atto dovuto", a garanzia dei sanitari. Da indagati, infatti, possono nominare un perito di parte per assistere all'esame autoptico. Il piccolo Daniel si trovava in un asilo nido quando, all'improvviso, ha cominciato a star male. La maestra ha chiamato i genitori che lo hanno subito portato in ospedale. Al pronto soccorso del nosocomio trapanese i sanitari gli avrebbero somministrano una tachipirina. Il bimbo aveva la febbre alta: 40 gradi. Daniel è stato quindi dimesso. Poi intorno alle 20 la madre ha notato delle macchie rosse sul torace del figlioletto. Consultato il pediatra di famiglia (che ne ha consigliato il ricovero), nella tarda serata, Daniel è preso in cura dai medici della Pediatria del "Sant'Antonio Abate". Lì ha delle convulsioni. In nottata la situazione precipita e il cuore di Daniel cessa di battere. La direzione dell'Asp di Trapani ha fatto sapere che quando Daniel è giunto al pronto soccorso, presentava una sintomatologia influenzale e null'altro.