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Alberi abbattuti a Bonagia, esplode la protesta

Per l’amministrazione valdericina le robuste radici rompono i marciapiedi e l’asfalto, ma gli abitanti si oppongono: il verde pubblico è un patrimonio da tutelare

BONAGIA. «Gli alberi non si toccano». Rivolta a Bonagia, frazione di Valderice, dove i residenti hanno bloccato gli operai del Comune impegnati a tagliare gli ultimi alberi collocati sui marciapiedi della via Enea e di alcune strade limitrofe. Gli altri sono già stati abbattuti.  Per l’Amministrazione valdericina sono pericolosi per la pubblica incolumità. Ergo: vanno rimossi. La scelta, adottata dall’Ente, però, è risultata poco gradita agli abitanti della piccola località balneare che si sono opposti, facendo sentire la propria voce e nemmeno l’intervento del vicesindaco, Gianfranco Palermo, che ha spiegato e rispiegato la logica dell’Amministrazione, ha placato la protesta.

«Non capiamo — dice Leonardo Fodale, portavoce del malcontento degli abitanti della frazione — i motivi di questa decisione. Il verde pubblico va tutelato. Il Comune, invece, vuole tagliare alla base gli alberi che lo stesso, peraltro, aveva piantato una ventina di anni fa. Il verde pubblico è un patrimonio da proteggere. L’albero è vita. I bambini lo imparano sui banchi di scuola. La cultura e il rispetto dell’ambiente ci è stata inculcata fin da piccoli ecco perché davanti a questo provvedimento non possiamo rimanere impassibili».
Così i residenti sono intervenuti a difesa degli ultimi alberi destinati a sparire perché il Comune ha già provveduto a rimuovere tutti gli altri.

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