ERICE. Mentre continua la polemica sulla legittimità della emissione delle fatture a saldo dei consumi idrici del 2008 e del 2009, si apre un nuovo fronte di accuse nei riguardi dell'Eas da parte dell'amministrazione comunale di Erice. L'Ente acquedotti siciliani, infatti, per "le notorie difficoltà finanziarie" in cui versa, non sarebbe stato in grado di intervenire a riparare un serio guasto che ha determinato disfunzioni nell'ordinario approvvigionamento idrico di una vasta zona del territorio ericino. Si tratta, in particolare delle vie Argenteria, Sant' Anna, Trento e limitrofe traverse, che, a causa di uno scoppio della conduttura Eas di via Adragna, soffriranno il disagio almeno "fino a martedì", avverte il sindaco di Erice, Giacomo Tranchida, che ha disposto i necessari interventi in via sostitutiva.
Avvertito direttamente da alcuni residenti circa l'allagamento di abitazioni sottostanti la zona della conduttura gestita dall'Eas, Tranchida, infatti, ha impartito le opportune direttive al responsabile della Protezione Civile comunale, Giuseppe Tilotta che, effettuato un sopralluogo, ha disposto la chiusura della distribuzione idrica dal soprastante serbatoio di Cava Ricevuto, e, quindi,, registrata la "scontata" impossibilità dell' "interpellato competente Eas ad intervenire", ha dato, incarico ad una ditta di fiducia di effettuare i lavori di somma urgenza per le particolari e delicate operazioni di ripristino.
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