MARSALA. Il giudice per l’udienza preliminare Francesco Parrinello ha accolto la richiesta avanzata dal pubblico ministero Francesca Rago e ha rinviato a giudizio Giacomo Di Girolamo, ex promotore finanziario accusato di truffa aggravata e appropriazione indebita e Francesca D’Amico. Sono ben trenta le parti lese del procedimento che hanno chiesto di costituirsi parte civile e tutte sono state ammesse dal gup del tribunale di Marsala. «Affronteremo il processo con assoluta serenità – ha commentato l’avvocato difensore degli imputati, Ignazio Bilardello – consapevoli del fatto che nel corso del dibattimento saranno chiariti tutti gli aspetti di questa vicenda».
Secondo l’accusa, Giacomo Di Girolamo avrebbe truffato numerose persone che gli avrebbero consegnato somme di denaro contante o assegni per investimenti finanziari, per stipulare contratti di pensione integrativa o per essere versati sui loro conti bancari. Tuttavia, secondo la Procura, in diverse occasioni i contratti non sarebbero stati esitati e le somme sarebbero state intascate da Di Girolamo. Le indagini sono state effettuate dalla sezione di pg della Guardia di finanza presso la Procura. I fatti contestati riguardano gli anni tra il 2003 e il 2011. Secondo la Procura la truffa ammonterebbe, in totale, a circa ottocentomila euro. Tuttavia Giacomo Di Girolamo non è il solo imputato: anche Francesca D’Amico, di 37 anni, secondo l’accusa, in diversi casi avrebbe agito in accordo con Di Girolamo e Stefano Di Girolamo (difeso dall’avvocato Patrizia Esposito del foro di Varese), di 44 anni, fratello di Giacomo.
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