TRAPANI. Truffe nel nome dei Misteri. A lanciare l’allarme è l’Unione maestranze che cura la secolare processione che per circa 24 ore si snoda lungo le strade della città nella giornata del Venerdì Santo. Sedicenti rappresentanti dei vari ceti in questi giorni si sarebbero recati presso gli esercizi commerciali del capoluogo per raccogliere offerte per l’allestimento del corteo religioso. Il presidente dell’Unione maestranze Vito Dolce lancia un appello agli esercenti: “Diffidate da questi soggetti che chiedono soldi spacciandosi per appartenenti ai diversi Gruppi”. Una denuncia è stata presentata gli organi di polizia affinchè venga fatta luce sulla vicenda.
“Gli incaricati alla raccolta fondi – spiega Dolce – sono muniti di un apposita autorizzazione controfirmata dal capo-console di ogni Sacro gruppo”. Insomma, i commercianti sarebbero stati raggirati da falsari che facendo leva sull’attaccamento dei trapanesi alla processione del Venerdì Santo avrebbero trovato il modo per fare soldi facili. Il presidente Dolce fa anche un’altra precisazione: “Non esistono tariffe prestabilite dei contributi la cui misura è sempre stata e rimane assolutamente libera”.
Non è la prima volta che in città vengono perpetrate truffe nel nome di manifestazioni religiose. Lo scorso mese di settembre, sedicenti volontari della parrocchia "San Michele Arcangelo" di Erice Casa-Santa si sono presentati presso attività commerciali per raccogliere offerte per la processione del Santo. Un modo per spillare soldi, carpendo la buona fede delle vittime . A denunciare il caso era stato il parroco, don Francesco Vivona.
Caricamento commenti
Commenta la notizia