TRAPANI. Accolto in pieno dalla terza sezione del Tribunale Amministrativo regionale per la Sicilia il ricorso presentato da dieci lavoratori precari dell'ex Provincia, oggi Libero Consorzio comunale di Trapani, contro la revoca dei contratti di stabilizzazione che riguardava complessivamente 124 dipendenti dell’Ente. I dieci lavoratori, che sono stati difesi dall'avvocato Massimo Barrile e sostenuti dalla Cgil e dalla Funzione pubblica Cgil, avevano contestato la revoca dei contratti a tempo indeterminato che erano stati loro concessi e che era stata adottata in autotutela dall'ex Provincia ritenendo la motivazione «insufficiente e illogica» anche in ragione del fatto che la Corte dei conti non avrebbe bocciato su tutto il fronte la loro stabilizzazione perché non avrebbe ravvisato, in sede di controllo, profili di illegittimità finanziaria nè violazioni di legge, ma si sarebbe limitata a manifestare perplessità.
I 124 lavoratori erano stati stabilizzati il 31 dicembre 2013 dal primo commissario dell’allora Provincia, Luciana Giammanco. Le delibere riguardanti il procedimento per la stabilizzazione successivamente sono state annullate in autotutela dal nuovo commissario Darco Pellos ed i contratti con determina dell'allora segretario Giuseppe Scalisi su proposta del funzionario Federico Messina. Secondo il Tribunale Amministrativo regionale, la revoca sarebbe avvenuta solo per ragioni di opportunità e «non per ragioni finanziarie e di legge». Da qui, pertanto, l’accoglimento del ricorso e l'annullamento del provvedimento di revoca dei contratti a tempo indeterminato per i 10 lavoratori.
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