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San Domenico a Castevetrano, prima messa dopo 15 anni

L’antico edificio visitato dopo i restauri, da migliaia di turisti, adesso ritorna anche alle celebrazioni religiose come chiesto da tanti fedeli

CASTELVETRANO. Dopo 15 anni di attesa, la Chiesa di San Domenico grazie al nuovo arciprete Don Giuseppe Undari, domani riapre al culto dei fedeli per la celebrazione festiva dell’eucarestia. Messe anche il sabato e la vigilia delle feste. La Chiesa attualmente visitata dopo i restauri, da migliaia di turisti, adesso ritorna anche alle celebrazioni religiose. Alle 18,30 l’Arciprete iniziarà ad officiare la santa messa con un pizzico di emozione, visto che lo stesso per anni assime ai fedeli ha sollecitato la ripresa dei lavori di restauro bloccati per decenni.

La riapertura della Chiesa, espressione del manierismo siciliano, amplificato da un grosso battage pubblicitario, ha spinto molti cittadini a chiedere la ripresa della celebrazione del culto religioso. Lo stesso arciprete:«Ho recepito il desiderio di molti castelvetranesi di potere ritornare a celebrare la messa con regolarità.Preciso che la proprietà dell’Edificio sacro appartiene allo Stato,mentre la cura e il culto è affidato alla Comunità diocesana». Un piccolo evento che si aggiunge a quello previsto per lunedì prossimo che vede i ragazzi del catechismo impegnati nella rappresentazione post natalizia a conclusione delle feste dal titolo «e proseguirono insieme» tratto da una poesia di Mario Luzi.Intanto continuano le richieste allo stesso arciprete di celebrare all’interno delle Chiesa dei matrimoni. Una richiesta che trova subito la risposta dello stesso Don Undari che riporta il pensiero del Vescovo espresso in più di una occasione che sottolinea:«che la celebrazione del matrimonio è legato alla comunità parrocchiale in questo caso a San Giovanni e Chiesa Madre e quindi non è possibile».

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