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Giambalvo si dimette dal Consiglio di Castelvetrano, il suo legale: «Estraneo alle accuse»

Salvo: «Dimissioni per consentire una prosecuzione dei lavori dell’ente»

CASTELVETRANO. Ha deciso di dimettersi l'ex consigliere comunale, Lillo Giambalvo attualmente in carcere, perchè coinvolto nell’operazione antimafia «Eden 2».
Dopo la sospensione del Prefetto di Trapani, Leopoldo Falco avvenuta a novembre scorso, l’ex consigliere comunale di «Articolo 4» ha deciso di lasciare definitivamente il ruolo di consigliere comunale. A dare la notizia è stato il suo legale, Vincenzo Salvo di Castelvetrano.

«A seguito della nota vicenda giudiziaria - spiega l’avvocato Salvo - il mio assistito ha deciso di dimettersi dall’incarico di consigliere comunale, al fine di consentire una serena prosecuzione dei lavori dell’Ente. Ciò consentirà al mio cliente - aggiunge il legale - di dedicarsi pienamente al processo e alla difesa dei fatti contestati a Giambalvo e che lo stesso respinge perchè si ritiene estraneo a quanto contestato dai giudici e che chiarirà davanti all’autorità giudiziaria». Dunque, finisce con le dimissioni, la brevissima esperienza consiliare di Lillo Giambalvo. Un periodo ridotto. Solo quattro mesi di attività, visto che Giambalvo era entrato in consiglio comunale lo scorso mese di luglio, e subito dopo le dimissioni dell’attuale assessore Giuseppe Rizzo.

Al suo posto entrerà l’ex consigliere comunale, Leo Caraccioli arrivato secondo dei non eletti, nella lista dell'allora Fli, presente nelle scorse elezioni amministrative del 2012. Le dimissioni di Lillo Giambalvo chiuduno un maturato disagio nella poltica locale, sopratutto nella maggioranza che sostiene il sindaco Errante. Le dimissioni erano state “caldeggiate” negli ultimi giorni dal Partito Democratico e anche dallo stesso gruppo politico di “Articolo 4”.
Adesso, a poche ore dal Natale, dopo la conferma da parte del Tribunale del Riesame della custodia in carcere, Lillo Giambalvo ha deciso di lasciare lo scranno di Palazzo Pignatelli e di occuparsi della difesa nell'iter giudiziario scaturito dall'operazione Eden 2".

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