PACECO. Un primo tassello nel «giallo del vigneto» è stato messo a posto dai carabinieri nell’ambito delle indagini sull’omicidio di Daniele Curatolo, 25 anni, bracciante agricolo, sposato e padre di una bambina, commesso a Paceco cinque anni fa. Ieri mattina, i militari dell’Arma hanno arrestato Antonio Braccino, 66 anni, agricolore pacecoto. Per gli inquirenti sarebbe stato lui a condurre la vittima sul luogo del delitto, avvenuto in località Castellaccio Torre Arsa nelle campagne di Paceco, commissionandogli un lavoro: cospargere di zolfo il vigneto.
Daniele Curatolo venne freddato con dieci colpi di pistola nel giugno del 2009. L’anziano è stato fermato in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Trapani, su richiesta del sostituto procuratore Rossana Penna. Daniele Curatolo, intorno alle mezzanotte, si recò nell’appezzamento di terreno, assieme alla moglie e alla madre che rimasero in auto. Lì è stato crivellato di colpi. A conclusione di complesse e articolate indagini, i carabinieri sono riusciti a squarciare il velo di mistero che copriva l’omicidio, individuando uno dei presunti responsabili e ricostruendo anche il movente.
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