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La rabbia dei disoccupati trapanesi, domani la protesta

In città il 23% è senza lavoro, mentre il tasso di disoccupazione giovanile in provincia è raddoppiato dal 2008 al 2013, passando dal 27 al 53,6%

TRAPANI. Lavoro ed un Natale decoroso. È quanto chiedono i «disoccupati disperati Trapani» che domani ritorneranno a protestare dinanzi Palazzo D’Alì. Si tratta di un gruppo di persone che, stanche delle difficoltà che incontrano nella vita, hanno deciso di far sentire la loro voce non più nella sede dei Servizi sociali del Comune, bensì direttamente al sindaco Vito Damiano. È a loro, infatti, che il gruppo dei «disoccupati disperati Trapani» si rivolge.

«Rappresentiamo più di 700 persone che non hanno lavoro — spiega Maurizio Vezzosino, uno dei maggiori attivisti —. E poi scopriamo che il Comune ha speso più di 50 mila euro per mettere alcuni addobbi in città o per realizzare il villaggio di Natale con le giostre che, però, ricordano più il Carnevale. Piuttosto che spenderli in questo modo, credo che fosse stato meglio non fare assolutamente nulla, come, del resto, già avvenuto lo scorso anno, oppure con 30 mila euro avrebbe potuto realizzare dei pacchi dono per le famiglie bisognose. Sono tante, anche se non tutte vengono a protestare. Ma soltanto per dignità, perché si vergognano a scendere in piazza e far vedere a tutti le loro difficoltà».

 

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