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"I negozi di ottica non possono stare vicini", sentenza del Cga

CAMPOBELLO DI MAZARA. E’ illegittima l’apertura di un esercizio di ottica senza il rispetto delle distanze tra esercizi e del rapporto con il numero di abitanti. Lo ha stabilito il C.G.A. di Palermo, recependo una pronuncia della Corte di Giustizia dell’Unione Europea dallo stesso CGA investita della questione. La querelle nasce a Campobello di Mazara alla fine del 2009, allorquando l’Ottica New Line di Vincenzo Accardi ha impugnato l’autorizzazione comunale rilasciata dal Comune di Campobello di Mazara in favore della Fotottica Media Vision di Luppino che, secondo la ricorrente, era stata concessa in violazione della legge regionale del 2004 che detta i limiti, quantitativi e di distanza, per l’apertura dei nuovi esercizi di ottica.

Adesso il CGA di Palermo, Organo supremo di giustizia amministrativa per la Regione Siciliana, ribaltando una precedente sentenza del TAR Palermo, che aveva dato ragione agli appellati sulla scorta della vigenza del decreto Bersani, ha disapplicato di fatto il decreto ed ha sancito la prevalenza della esigenza di tutela del diritto alla salute, interessato dall’attività degli ottici, rispetto a quello della libertà di concorrenza. In buona sostanza, gli ottici risultano in questo modo accomunati, per taluni aspetti, alle farmacie, per le quali sono previsti limiti quantitativi e di distanza.

 

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