MARSALA. Sembra essere dinanzi ad una vera e propria gara: da una parte chi mira a creare discariche a «cielo aperto» e chi cerca di bonificare il territorio. Purtroppo, alla luce di quello che succede in via Vita, attorno a quella zona che è destinata ad accogliere (ma chissà quando) l’area artigianale, decantato futuro «volano» dell’artigianato locale, pare che i primi continuino ad averla vinta sui secondi. Nonostante infatti il Comune abbia disposto uno speciale servizio di controllo dei siti “a rischio” inquinamento a mezzo telecamere a circuito chiuso e l’impiego di una speciale squadra di «Tutela ambientale» dei vigili urbani, la vasta area di via Vita continua ad essere devastata dal deposito di materiale inquinante e nocivo.
Ci sono residui di sfabbricidi provenienti dall’edilizia, recipienti «fuorilegge» in amianto abbandonati, pezzi di elettrodomestici, oli esausti di motori, sanitari e copertoni d’auto in disuso: uno spettacolo indecoroso e pericoloso per la salute pubblica.Accanto a questo materiale civili abitazioni e un campo sportivo frequentato da tanti giovani della zona. A denunciare questa situazione di pericolo un gruppo di abitanti della via Vita.
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