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La mazarese Margherita Marascia in missione fra i poveri del Camerun

Vive con il marito e i figli a Maroua, dove ha aperto il centro Shalom per la riabilitazione di bimbi con disabilità psichica

MAZARA DEL VALLO. «Che torto hanno questi bambini se sono nati in questa Terra?» Se lo chiede Margherita Marascia, mazarese, missionaria laica che vive in Camerun, «la mia seconda casa», scrive. «Dalla Sicilia - confessa - un volo in questa terra lontana, più sfortunata della mia. Più povera, tanto più povera, della mia. Avrei potuto fare un'altra scelta. Ma ho scelto questa. Forse la più difficile. Ne sono felice. Per i miei bambini, per la famiglia così allargata a coloro che soffrono una condizione di disabilità difficile. Qui vivo da anni con la mia famiglia, mio marito, i miei figli».

Il Centro «Shalom» creato da Margherita Marascia si trova a Maroua, nel Nord del Camerun, e si occupa della rieducazione e della riabilitazione dei bambini disabili mentali e fisici. Margherita ha scelto di vivere in Camerun e di occuparsi in particolare dei più piccoli che vengono spesso discriminati e rifiutati dalla stessa loro famiglia come una vergogna da nascondere alla società. Il Centro si adopera, oltre che alla realizzazione delle cure mediche e riabilitative, per creare una situazione sociale che favorisca l'integrazione ed il cambiamento di errate ed arcaiche convinzioni sociali che stroncano le possibilità di vita dei piccoli disabili. Margherita da poche settimane è ritornata in Camerun dopo un periodo vissuto a Mazara, nella sua città, ed ora lì (all'estremo nord di questo Stato povero e sempre con le armi in pugno, proprio a Maroua, dove abita) la situazione è diventata molto complessa e pericolosa.

 

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