MAZARA. Fiutano le 'prede' da lontano, le seguono, le avvicinano con le scuse più banali o addirittura senza scuse, scippano e fuggono via a gambe levate. Il fenomeno della microcriminalità a Mazara è in forte crescita e a farne maggiormente le spese sono le donne ma anche gli uomini anziani. Le zone a rischio sono tante: le poste, le banche fuori dal centro urbano, i negozi, i supermercati, le gioiellerie. Donne e uomini che vengono rapinati in pieno giorno, a due passi dai punti nevralgici della città, la stima si aggira attorno ai quattro furti al dì. Vengono derubati di borse, contanti, orologi e smartphone, in qualsiasi ora del giorno. Ormai, oltre ai classici gioielli e soldi, si ruba di tutto: rame, ferro, plastica, ceramica, generi alimentari, pure pomelli e battenti di ferro, ottone o altro materiale, dai portoni delle abitazioni. La preoccupazione dei cittadini scaturisce anche dal fatto che nelle azioni delittuose c'è sempre più spregiudicatezza e, quindi, la preoccupazione non solo di perdere i propri beni personali ma anche quella che riguarda l'incolumità fisica.
Infatti, sembrerebbero in aumento i furti in abitazioni con i proprietari all'interno. Una raccomandazione che ci perviene da una cittadina che di recente ha subito un furto, è quella di tenere, nei limiti del possibile, sportelli e finestrini delle automobili chiusi, poiché, delinquenti si affiancano alle vetture ed in un battibaleno prelevano borse, borselli e quant'altro."Non ci sentiamo sicuri - attacca Francesco Gancitano, pensionatio di 72 anni - lo stato non riesce a tutelarci, forse non ci prova neppure. Siamo lasciati soli, abbandonati in balia della microcriminalità". La paura si somma al senso di impotenza nei confronti di una escalation di rapine e borseggi giunta a livelli inaccettabili.
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