TRAPANI. I legali di Giuseppe Gulotta, il manovale di Alcamo (Trapani) che ha scontato da innocente 22 anni di reclusione per l'eccidio della casermetta di Alcamo Marina il 26 gennaio 1976, dove furono uccisi due carabinieri, hanno chiesto 56 milioni di euro di risarcimento alla Corte d'appello di Reggio Calabria, formalizzando la richiesta che era stata annunciata dopo la scarcerazione, avvenuta nel 2012. Nella strage morirono l'appuntato Salvatore Falcetta e il carabiniere Carmine Apuzzo. Gulotta - come pure Vincenzo Ferrantelli, Gaetano Santangelo e Giovanni Mandalà - confessarono, è stato appurato nei processi di revisione, perchè sottoposti a torture. A scagionare i quattro (Mandalà ha avuto giustizia solo dopo la morte) fu la testimonianza, seppur tardiva, di un brigadiere dell'Arma, che all'epoca era in servizio ad Alcamo: Renato Olino. I processi di revisione hanno stabilito che le indagini furono depistate.