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Troppi randagi a Erice, anche i turisti chiedono i danni: il sindaco dispone l'accalappiamento

Il sindaco corre ai ripari: riparte il servizio catture, i volontari provvederanno alla cura e al mantenimento degli animali

ERICE. Troppi randagi nel territorio di Erice e il sindaco Giacomo Tranchida corre subito ai ripari, disponendo l’accalappiamento dei cani «vaganti - sottolinea il primo cittadino della Vetta - in via Sant’Anna, via Manzoni, via Avellino, via Villa San Giovanni, via Caserta e nelle zone limitrofe». Ma l’operazione riguarderà anche il quartiere San Giuliano e la contrada San Cusumano, a testimonianza che nessuna zona è immune al fenomeno.
Il provvedimento - già messo in atto in passato dall’amministrazione comunale con l’intervento degli uomini del Corpo forestale, nonché dei veterinari dell’Azienda sanitaria provinciale - è stato adottato in seguito alla numerose segnalazioni pervenute all’ufficio randagismo, nonché agli esposti per aggressioni verificatesi, in particolare, sul lungomare Dante Alighieri. Vittime anche i turisti accerchiati da branchi mentre passeggiavano alla litoranea.

Qualcuno di loro ha chiesto il risarcimento dei danni e così il sindaco ha deciso di correre ai ripari. Il fenomeno randagismo, peraltro, era stato affrontato nel corso di un incontro, alla presenza dell’assessore Salvatore Angelo Catalano, a cui hanno preso parte il presidente e i volontari della Lega del cane, nonché il consigliere comunale Giuseppe Spagnolo. Durante la riunione è stato posto l’accento sulla circostanza che i branchi «mettono in pericolo l’incolumità dei cittadini, di bambini e anziani, in particolare». Alcuni cani, inoltre, sono malati. Circostanza, questa, che ha fatto scattare l’allarme.

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