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Acqua, a Marsala per chi non paga c’è la sospensione

Il Comune vanta un credito di oltre 6 milioni di euro. Il pagamento delle bollette è condizione per evitare i disagi continui

MARSALA. "Il pagamento delle bollette per il consumo dell'acqua condizione per evitare i continui disagi causati da guasti ed interruzioni nell'erogazione idrica". E' l'appello lanciato dal Commissario Giovanni Bologna ai Marsalesi dopo il sopralluogo effettuato agli impianti di pompaggio e distribuzione dell'acquedotto dopo gli ultimi guasti dovuti alla rottura di ben tre pompe aspiranti andate in tilt a Sant'Anna e Sibubio.

Nel corso della visita il Commissario Bologna, assieme al dirigente Francesco Patti e dal responsabile del S.I.I. Stefano Pipitone ha verificato come gli impianti abbisognino di una continua manutenzione per potere garantire una normale erogazione idrica alla città.

Il Commissario, d'intesa con l'ingegnere Patti e l'architetto Pipitone, ha varato un piano operativo per assicurare il giusto servizio alle utenze che attingono l'acqua dai pozzi. Con la razionalizzazione del servizio, caratterizzata dalla riduzione delle giornate di erogazione sia nel versante sud che in quello nord, il servizio ha segnato dei progressi, ma dovrà ulteriormente migliorare.

Il problema, secondo Bologna, è legato ad un problema atavico a cui nessuna amministrazione è mai riuscita a dare una soluzione: la morosità nel pagamento delle bollette per consumo dell'acqua. Oggi, secondo quanto rilevato dal Commissario straordinario e dai vertici del Servizio Idrico Integrato, un buon 50 per cento dell'utenza negli anni compresi fra il 2008 e il 2012 non ha pagato le bollette, nonostante le sollecitazioni e la manaccia di sospensione dell'erogazione idrica alle utenze morose (in particolare i condomini); morosità per le quali il Comune vanta un credito di oltre 6 milioni di euro.

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