TRAPANI. «Ogni milione di euro investito in aeroporto produce utili per il comparto turistico per 27 milioni di euro». Il dato, emerso da una ricerca nel settore è alla base della richiesta che Diana Amoruso, Salvatore Orso, Giuseppe Pellegrino e Salvatore Tarantino, componenti del direttivo comunale e/o provinciale del Pd fanno, attraverso il loro partito, alle amministrazioni comunali del territorio perché completino l’erogazione delle rispettive quote rispettando l'accordo di comarketing per complessivi 2 milioni di euro l'anno per tre anni, finalizzato a garantire la continuità dell’operatività della compagnia aerea irlandese nello scalo di Trapani-Birgi. Diana Amoruso, Salvatore Orso, Giuseppe Pellegrino e Salvatore Tarantino sottolineano che «la classe politica trapanese appare indifferente, in quanto forse non si rende conto dell'importanza che rivestono i voli della compagnia per il settore turistico e per l'economia dell'intera provincia». Un dato preoccupante rilevato dai quattro esponenti del Pd è che ad un'assemblea promossa dal Movimento «Turismo e Territorio» per discutere dei problemi dell'aeroporto Trapani-Birgi e alla quale ha dato vita un centinaio di imprenditori turistici non fosse presente alcun politico, «non c'erano i sindaci nè i vertici dell'Airgest». Pur condividendo «l'asserzione del sindaco di Trapani che "i Comuni non possono gestire aeroporti o essere chiamati a versare quote a sostegno", di fronte alla inettitudine o insensibilità degli altri, in attesa di una diversa soluzione del problema, spetta ai Comuni sostenere l'economia del territorio, così come si sono impegnati di fronte al prefetto - ribadiscono Diana Amoruso, Salvatore Orso, Giuseppe Pellegrino e Salvatore Tarantino -. D'altronde, i Comuni hanno istituito la tassa di soggiorno che sembra specie nei Comuni di Trapani, Marsala e San Vito Lo Capo copra in tutto o per buona parte la somma che devono versare. Ci rendiamo conto delle difficoltà dei sindaci nel far quadrare i bilanci, anche per la insensibilità a volte dei consigli comunali - rimarcano -, ma i patti vanno rispettati senza ulteriore perdita di tempo, a cominciare proprio dai comuni di Trapani, Marsala e San Vito Lo Capo». Senza il perfezionamento dell’accordo di comarketing, il rischio è il progressivo abbandono dell’aeroporto da parte di Ryanair. La compagnia irlandese ha già tagliato alcuni voli, considerato che il contributo si è ridotto a 2 milioni, dai 3 precedenti, ed ha annunciato che, in mancanza di riscontro, farà altrettanto con altri 6 voli nel 2015: 6 nazionali e 4 internazionali. Nel frattempo ha ridotto gli aeromobili di stanza a Birgi da 4 a 3.