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L’incendio di Monte Bonifato: parte la conta dei danni

L’ultimo attacco sistemico sabato, a tarda sera, quando i mezzi aerei non possono intervenire

TRAPANI. Tre incendi dolosi in 48 ore ai danni della Riserva naturale orientata «Bosco d’Alcamo». Un attacco duro. Senza precedenti. Segno di un profondo malcontento. E, probabilmente, non è casuale che il tutto avvenga alla vigilia dell’inauguarazione, all’interno dell’area protetta, del «Parco Avventura», costato alla Provincia di Trapani circa duecentomila euro. Inaugurazione prevista ieri e saltata per l’emergenza. Una spesa compiuta mentre i forestali sono a casa senza stipendio e gli invertenti di manutenzione dell’area boschiva non sono stati realizzati.
L’assessore alla Protezione civile del Comune di Alcamo, Massimo Fundarò, nel denunciare il disinteresse di Regione e Provincia, ha annunciato che l’amministrazione comunale chiederà al futuro governo regionale di revocare la gestione alla Provincia per affidarla allo stesso Comune.
I danni materiali sono tuttora da quantificare. Uno sfregio colossale, vergognoso, a quest'importantissimo e affascinante polmone verde per il quale gran parte della cittadinanza alcamese non esita a ritenere insufficiente l'attività di prevenzione e valorizzazione.
L’ultimo attacco sistemico sabato, a tarda sera, quando i mezzi aerei non possono intervenire. Il fuoco attorno ai villini, con giardini circondati da una folta vegetazione di conifere, ha destato viva apprensione. Le fiamme hanno danneggiato villette e casolari, tutti evacuati. La gente è stata costretta a sostare, per gran parte della nottata, chi nei pressi del Bottino e chi in zona Tre Santi dove la Protezione civile ha coordinato un servizio di fornitura di viveri donati da volontari. Non si registrano feriti. Encomiabile il lavoro incessante dei volontari.Alcune famiglie, con bambini, nel tentativo di fuggire con le autovetture, raccontano che, nel frattempo, sui parabrezza e i tetti dei loro veicoli cadevano tizzoni ardenti. Uno scenario terrificante. Attimi di paura. Proprio quando ci si illudeva che fosse finita quella specie di apocalisse di fuoco e fumo che aveva inghiottito il territorio di Alcamo tra mezzogiorno e il tardo pomeriggio, è scattata, nuovamente, l’emergenza. Consigli e richieste di aiuto sono stati diramati anche attraverso facebook. Vigili del fuoco, foestali, carabinieri, polizia municipale e volontari, per tutta la notte e fino a ieri pomeriggio, hanno presidiato in vari punti la strada che conduce alla montagna. Ieri mattina, un elicottero Sierra 3 e due FireBoss, hanno completato le operazioni di bonifica.

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