Trapani

Sabato 23 Novembre 2024

Disordini dopo la partita a Reggio Calabria, il Trapani si costituirà parte civile

Il patron del Trapani Valerio Antonini

Il Trapani calcio per bocca del suo presidente Valerio Antonini ha annunciato che a proposito di quanto avvenuto nel dopo partita a Reggio Calabria «la società si costituirà parte civile a tutela della propria immagine e del proprio nome dando un segnale chiaro per il presente ed il futuro. Nelle ultime ore il nome della società – sottolinea il presidente Valerio Antonini – è alla ribalta delle cronache nazionali non per le 10 vittorie consecutive, non per il primato nel girone, né tantomeno per la qualità della prestazione in un campo importante come il Granillo, ma per una vicenda che stigmatizzo in maniera netta, ferma e dura». Antonini ha telefonato all'autista per sincerarsi personalmente delle sue condizioni di salute: «Dopo l’aggressione subita ieri che – ripeto – nulla ha a che vedere con lo sport ed il calcio giocato. Gli ho espresso tutta la mia solidarietà, invitandolo a Trapani appena si ristabilirà. Le porte del “Provinciale” sono e saranno sempre aperte a chi intende voler bene alla propria squadra in maniera sana. Ho piena fiducia nel lavoro delle istituzioni che stanno alacremente lavorando per arrivare alla verità su quanto accaduto nella giornata di ieri individuandone le responsabilità. La violenza – sottolinea Antonini – non è e non sarà mai giustificata. La società si costituirà parte civile a tutela della propria immagine e del proprio nome dando un segnale chiaro per il presente ed il futuro». Intanto sulla vicenda del dopo partita al Granillo di Reggio Calabria, vicenda ancora tutta da chiarire, è stata aperta una una indagine della Digos di Reggio. Una delle due navette che stava trasferendo dallo stadio fino all'imbarcadero di Villa San Giovanni, il gruppo di tifosi granata che aveva seguito la partita, infatti è stata devastata. I due mezzi erano scortati dalla polizia che però non è riuscita ad evitare quanto accaduto. Ad avere la peggio un autista Atam, Giuseppe Basile, colpito da un oggetto contundente. Basile ha riportato ferite al volto anche a causa della rottura di alcuni vetri del bus. L'autista è stato portato al pronto soccorso per essere medicato la prognosi per lui è di 8 giorni. Le indagini dovranno individuare anche chi ha potuto compiere un gesto del genere. L'aggressione subita dal dipendente dell' Azenda di trasporti è stata stigmatizzata dagli stessi tifosi trapanesi: “Lui non c'entrava niente. Chi è stato si faccia avanti perchè non si può colpevolizzare una tifoseria sempre corretta e leale”. Gli investigatori avrebbero già identificato il gruppo di tifosi granata. Sono state acquisite le immagini della videosorveglianza, di Via Galileo Galilei, frame dopo frame viene visionato, vengono anche sentiti i testimoni presenti lungo quella strada nel momento dei disordini. Bocche cucite sull'inchiesta, vista la delicatezza dei fatti, ma soprattutto per non alimentare ancora di più il clima esasperato che attorno alla vicenda si è già creato. Dalle indiscrezioni che filtrano si apprende che finita la partita, vinta dal Trapani per 2 a 0 contro la squadra di casa, le due navette messe a disposizione dall'Atam (società in house concessionaria del servizio di trasporto pubblico nel comune di Reggio Calabria), scortate dalla polizia stavano attraversando la città per raggiungere l'imbarcadero di Villa San Giovanni qui poi i tifosi avrebbero raggiunto Messina dove ad attenderli c'era un pullman che li avrebbe riportato a Trapani. Ad un certo punto in via Galileo Galilei, un gruppetto di tifosi reggini avrebbe intercettato la seconda navetta e, da quanto fanno sapere i tifosi granata (ma è ancora tutto da verificare e l'inchiesta servirà a questo, ndr) il pullman sarebbe stato raggiunto da alcuni sassi. Visto quanto stava accadendo, i tifosi granata che viaggiavano nella prima navetta si sarebbero fermati e dopo essere scesi avrebbero raggiunto i compagni per dargli supporto. Dentro la seconda navetta qualcosa però sarebbe sfuggita di mano ed è accaduto quello che è stato scritto. Pare che l'autista dell'Atam a seguito di questa probabile sassaiola avrebbe frenato bruscamente facendo rovinare a terra i tifosi granata che hanno chiesto di scendere dal bus, ma al diniego dell'uomo qualcuno lo ha aggredito e colpito. C'è da dire che gli autisti dei bus utilizzati per il trasferimento dei tifosi, in questi casi hanno l'obbligo di non far scendere nessuno dal mezzo. La polizia a quel punto ha caricato i facinorosi e tutto è ritornato alla calma. Le indagini sono all'inizio bisognerà capire cosa sia realmente accaduto in quei minuti dentro la seconda navetta, minuti che hanno vanificato una bella giornata di sport e soprattutto la bella vittoria dei granata. Proprio per evitare disagi ai tifosi trapanesi che dopo avere lasciato il pullman a Messina avrebbero dovuto sobbarcarsi il viaggio prima in treno e poi a piedi fino allo stadio, grazie alla collaborazione delle due questure, di Trapani e di Reggio e con il supporto dell'amministrazione locale, si era deciso di andare a prendere i supporter granata fin all'imbarcadero e portarli direttamente allo stadio. Alle indagini della polizia seguirà anche la decisione dell'Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni sportive e del Giudice Sportivo. Intanto dopo gli interventi del sindaco della città Giuseppe Falcomatà e del presidente del Trapani, Valerio Antonini, arriva anche quella del presidente del club amaranto: «Virgilio Minniti, il direttore generale Nino Ballarino e tutta la società esprimono massima solidarietà e vicinanza all’autista del pullman Atam rimasto ferito nel post gara tra Reggio Calabria e Trapani. Il club augura a Pietro una pronta guarigione».

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