Trapani

Sabato 23 Novembre 2024

«In un post attacca Gravina e Mancini»: cacciato il direttore generale del Trapani Anellucci

L'ex direttore generale del Trapani Claudio Anellucci

È arrivata come un fulmine a ciel sereno la decisione presa dalla società di calcio Fc Trapani 1905 che ha interrotto con effetto immediato il rapporto con il direttore generale Claudio Anellucci. Il motivo? Alcune dichiarazione che lo stesso Anellucci avrebbe pubblicato sulla sua pagina Instagram stamane, attaccando la nazionale di calcio italiana e in particolare il presidente della Figc Gabriele Gravina e il ct Roberto Mancini, ma che il dirigente ha negato di aver scritto di suo pugno. «Alla luce di quanto emerso nell’arco delle ultime ore – si legge nella nota della società granata - in riferimento ad alcune dichiarazioni attribuite al direttore generale Claudio Anellucci, la società ha sollevato lo stesso dall’incarico con effetto immediato. Il Trapani, ed in particolare il presidente Valerio Antonini, si dissociano in maniera netta ed assoluta dalle dichiarazioni rilasciate dall’ex dg, riservandosi di tutelare la propria immagine e quella della società in tutte le sedi competenti». Ecco il post comparso sul profilo Instagram di Anellucci: «Ennesima egregia figura della nostra nazionale, questa volta Under 21. Il risultato non cambia, ma cosa altro deve fare il duo Gravina e Mancini per essere cacciato? Quale altra vergogna dobbiamo sopportare? Impresentabili! L’Italia di Gnonto, Pellegri e mister 80 milioni Tonali. Oggi Pirlo varrebbe 600 milioni. Vergogna calcio italiano. Fuori la politica dal calcio. Mancini e Gravina a casa. Non mi riconosco nell’Italia di Gnonto, Pellegri e Tonali 80 milioni. Non sanno dove sia la vergogna». Il patron Antonini si definisce «sconcertato» per il commento del suo direttore generale fatto «con con leggerezza e che non rispecchia il parere della società». Anellucci, che nel frattempo ha lasciato Trapani, però nega di avere mai pubblicato quel post, ritenendo che qualcuno lo abbia fatto al posto suo, e annuncia che anche lui si riserva di tutelare la sua immagine in tutte le sedi competenti.

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