Trapani-Giarre non è mai una partita banale. Per la storia, per il blasone delle due nobili decadute del calcio siciliano e per la classifica. Che piange. Nelle previsioni della vigilia, il derby doveva essere una sfida al vertice della Serie D, tra due delle contendenti alla vittoria del campionato. Così, invece, non sarà domani (domenica 31 ottobre) al «Provinciale» (fischio di inizio alle 14.30). Stanno peggio i gialloblù che, dopo un inizio shock con quattro sconfitte consecutive, hanno racimolato appena 4 punti e adesso si affidano alle cure di Pietro Infantino, chiamato al posto di Gaspare Cacciola per risalire dal fondo della classifica. Annaspano pure i granata che occupano il dodicesimo posto della graduatoria con 10 punti. Al contrario dei giarresi, il Trapani dopo un promettente avvio, si sono un po’ persi. E dopo l’inattesa sconfitta a San Cataldo di domenica scorsa sono stati anche duramente contestati dai tifosi. «Mi prendo la responsabilità della sconfitta a San Cataldo soprattutto per i tifosi presenti - ha detto il tecnico Ivan Moschella -. Amarezza che va trasformata in rabbia per vincere contro il Giarre. Era una squadra in difficoltà, ma che sta cercando di acquisire fiducia». Insomma, anche questa volta non sarà un derby banale. Non lo sarà di certo per Giusto Priola, l’ex della partita. Il difensore palermitano, che quest’anno è ripartito da Giarre, ha vissuto stagioni indimenticabili col Trapani di Boscaglia: dal 2010 al 2014, dalla Seconda Divisione fino alla Serie B. Quanto alla formazione che schiererà è difficile fare previsioni. Il tecnico Moschella finora ha schierato 7 formazioni diverse in altrettante partite. Non ci sarà Ambro, in settimana ceduto alla capolista Gelbison, mentre dovrebbe essere confermato il modulo. Probabile formazione (4-2-3-1): Cultraro; Munoz, Maltese, Bruno, Pedicone; Buffa, Santarpia; Tedesco, De Felice, Bonfiglio; Musso.