Anche il Marsala non ci ha pensato due volte e ha mandato temporaneamente a casa tutti i giocatori e i due tecnici Peppe Tortora e Salvatore Melfi, che avranno adesso il compito di fare allenare a distanza l’intera rosa in vista di una ripresa del campionato che, a questo punto, non si capisce bene quando potrà avvenire.
Insomma, dopo avere avviato le procedure per fare usufruire a tutti i tesserati le somme previste dal decreto Cura Italia, lasocietà ha sciolto i ranghi e ormai da dieci giorni nessun giocatore è più in città. Un “fermo” che è giunto nel momento meno indicato visto che capitan Renzo Parisi e soci erano reduci da due risultati utili (pari col Marineo e vittoria in trasferta sul campo della Folgore) che avevano consentito di cominciare a risalire la classifica dopo il brutto avvio di stagione e l’handicap dei tre punti di penalizzazione.
Ma i problemi non sono finiti. Afferma in proposito il segretario Erino Licari: «Purtroppo avremo un “meno 6” in classifica da recuperare. E cioè i tre punti fino ad oggi per vertenze economiche relative a due stagioni addietro e riguardanti i giocatori Giuffrida e Bonfiglio, oltre che dichiarazioni ritenute offensive dell’ex presidente Cottone contro la Lega. Altri tre invece sono attesi per i prossimi giorni e riguardano i “casi” M a r a u cc i , Tripoli e Mazzara. Un handicap non indifferente, ma l’organico che è stato allestito ci consente di sperare in una risalita».
In effetti, il patron Jihed Gharbi ha potenziato la squadra con gli innesti di Pietro Marino, Antonio Calandra, Nicola Culcasi, Cosimo Sardone e Leonardo Mustaccia.
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