"Noi e i nostri tifosi siamo contro ogni tipo di discriminazione". Lo dicono i giocatori e i vertici del Marsala Calcio dopo l'arresto di tre persone, appartenenti al gruppo "Ultras" Street Boys/Nucleo Ribelle per aggressioni aggravate dall’odio razziale.
In serata il club, tramite un comunicato stampa, ha voluto esprimere "la propria vicinanza alle vittime delle aggressioni a sfondo razziale perpetrate nel corso degli ultimi mesi e dichiara la propria contrarietà a ogni forma di discriminazione e di violenza nei confronti di chi ha diverso colore della pelle, differente nazionalità o religione. Il Marsala Calcio - sottolinea la nota - può contare al suo interno diversi effettivi provenienti da ogni parte del mondo, dai calciatori di origine extracomunitaria, amati e rispettati dalla tifoseria intera, al direttore Generale, Jihèd Gharbi, originario della Tunisia, quale non ha mai subito pressioni o ripercussioni a causa delle proprie origini. La forte componente multietnica presente nella società rappresenta un punto di forza, un valore prezioso che necessita di essere difeso da chi non perde occasione per distorcere la realtà del calcio Lilybetano cavalcando agevolmente lo scandalo che ha coinvolto tre cittadini, probabilmente accecati da un movente individuale e da condizioni psico-emotive alterate".
Il tutto "a discapito di una squadra che non conosce al suo interno barriere di alcun genere, di tifosi appassionati e di Ultras Lilybetani, impegnati personalmente in numerose iniziative benefiche, i quali fin dall’insediamento di questa società hanno saputo dimostrare vicinanza e rispetto nei confronti delle diversità presenti al suo interno e, infine, a discapito di una città di 80.000 abitanti, Marsala, il cui nome è eredità del mondo arabo e il quale non può essere macchiato dall’agire di soli tre individui. Il Marsala Calcio - conclude la nota - è contrario a ogni forma di razzismo e di intolleranza e promuove lo sport come vettore culturale di integrazione, di conoscenze, di passioni. Marsala e il Marsala Calcio sono realtà che rispettano l'altro e pertanto chiedono di essere rispettate, soprattutto in questo momento difficile per l’intera comunità marsalese".
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