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Trapani calcio, Fabio Petroni: “I conti bloccati ci frenano”

Sulla ripresa del campionato di serie B di calcio è intervenuto il patron del Trapani, Fabio Petroni, il quale ha tenuto a precisare che “la società adesso non è in grado di garantire le condizioni sanitarie legate al Covid 19 imposte dalle norme per la ripresa del campionato”.

Il riferimento va ai conti correnti della società che sono bloccati in seguito al pignoramento presso terzi notificato dalla precedente proprietà Fm Service agli istituti bancari presso cui il Trapani Calcio è correntista, nonché presso la Lega di Serie B, per l’importo di 539.095,09 euro.

La società granata per tornare a disporre della propria liquidità ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Trapani per richiedere l’intervento dell’Autorità Inquirente sulle manovre poco trasparenti poste in essere dall’ex amministratore della società, Maurizio De Simone. La sentenza, però, è slittata all’11 giugno.

“Saremo penalizzati da questa situazione-dice Petroni- perché ci costringe purtroppo a ridurre o a volte interrompere la necessaria preparazione. Chiediamo alla Procura di intervenire in modo scrupoloso attento e tempestivo per quella che rappresenta la vera punta di un iceberg di quello che abbiamo subìto e di tutte le cose che qualcuno ha combinato. Non siamo in grado di  continuare a mantenere i nostri tesserati per riprendere il campionato alla pari degli altri. Questo allungamento ci pregiudica. Abbiamo fatto istanza di anticipazione per il 3 o 4 giugno”.  Il dirigente granata aggiunge inoltre che “tra le altre cose se un nostro sponsor avesse fatto il proprio dovere a metà marzo non avremmo avuto il deferimento, dato che anche col blocco dei conti saremmo riusciti a sistemare la situazione legata alle mensilità dei dipendenti. Comunque siamo quasi riusciti a chiudere la situazione ugualmente con una minima rimanenza e una eventuale decisione da parte degli organi competenti risulterebbe oltremodo penalizzante, facendo apparire inadempiente, soltanto per un lieve ritardo, una società come il Trapani calcio che ha sempre ottemperato puntualmente alle scadenze federale”.

Fabio Petroni torna indietro e analizza il cammino societario “per il quale finora non possiamo rimproverarci nulla. Abbiamo pure acquistato visibilità in Lega”. Poi cambia argomento e prosegue sulle vicende del campo dichiarando che “bisogna fare anche autocritica. Mi riferisco al lato sportivo. L’unico errore che abbiamo commesso e che questa dirigenza si è lasciata convincere a luglio di poter disputare tranquillamente un campionato di serie B con un team che, invece, in serie B non c’era mai stato. Se avessimo avuto un punto di esperienza, in qualunque ruolo, il percorso sarebbe stato diverso. Da gennaio in poi abbiamo stravolto tutto e i risultati ci hanno dato ragione. In ogni caso il Trapani è vivo e noi siamo disposti a seguirlo anche nella malaugurata ipotesi di un ritorno in C. Per il futuro stiamo interloquendo con una società di impianti industriali che opera in tutto il mondo rappresentata dal dottor Gaetano Cutrufo con cui abbiamo rapporti cordiali. Ci farebbe piacere se la sua azienda entrasse nel Trapani. Già  sta lavorando con noi per tutti gli interventi strutturali che necessitano previsti nel badget dei lavori del 2020. Spero che questo dialogo porti in granata la realtà importante di un gruppo che ha un fatturato molto elevato in tutto il mondo”. Infine Petroni chiama a raccolta la tifoseria annunciando una assemblea pubblica per metà giugno, prima dell’inizio del campionato. Infine “auspico che il sindaco Tranchida continui a star vicino alla società così come ha fatto per l’anno intero”.

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